la montagna e la morte. gli affari dei cinesi e la fuga degli indigeni.
Paolo Lampugnani non è nato qui. E’ di Verona, e ha scelto la val d’ossola da quando ci veniva in villeggiatura da bambino. Adesso, pur avendo una formazione da archeologo, è a capo di una piccola rete di musei di charme, tra questi, il museo del formaggio a Trontano. In macchina ci racconta che dalla valle c’è un fenomeno di migrazione molto forte, che inizia alla fine del secolo scorso e diventa imponente agli inizi del novecento. L’economia di sussistenza del territorio, basata sulla agricoltura e l’allevamento su base familiare, entra in crisi e gli abitanti iniziano a lavorare nelle fabbriche o, più recentemente, a dedicarsi esclusivamente al turismo, affittando le case ai turisti a prezzi sempre più alti. E’ sempre lui a raccontarci la storia delle pietre, la beola e il serizzo. I cinesi, racconta, prendono la pietra in Cina, e nel tragitto in nave fino all’Europa, la lavorano. Le navi sono attrezzate e gli scarti li buttano in mare, senza doversi preoccupare dello smaltimento, come accade agli operai qua in Italia.
elena stancanelli
Posted from Trontano, Piemonte, Italy.